[:it]La programmazione, un’arte per molti ma non per tutti! – Parte prima[:]
[:it]Di Alessandro Perrone
Programmare e’ bello, programmare male è facile… programmare bene è complesso, molto molto compesso, a seconda del settore nel quale bisogna costruire il software.
Da quando si è passati dal C o C++ a linguaggi più visuali (Visual Basic, NetBeans, Eclipse sono degli esempi che tutti conosciamo) con facilitazioni strutturate, hanno approcciato alla programmazione TUTTI, anche chi non ha un minimo di background tecnico.
Questo non è un problema, ma espone nel mercato dei programmatori una giungla di livelli.
Se il programma deve essere usato in campi molto specialistici, nei quali le Performances sono tutto, si avra’ una serie di programmatori con conoscenze di alto/altissimo livello (con il conseguente incremento del costo del prodotto), se invece il “target” e’ il Web non specifico, o uso gestionale del programma, le persone che costruiranno il software saranno gente con competenze normali, e non specialistiche.
Ovviamente non voglio generalizzare e dire che TUTTI i programmatori “fatti da se’” siano dei programmatori di livello basso, ma quando si costruisce un software, termini come codifica delle routines ottimizzate, database normalizzato ed indicizzato devono essere ben impresse nelle loro menti. E per poter scrivere del buon software ci vogliono anni di programmazione, di notti spese davanti a un computer, e una forma mentis che, fortunatamente per i professionisti della programmazione, molte persone non hanno.
Editor visuali che tramite il drag & drop di oggetti permettono di costruire dei programmi hanno reso piu’ facile e allargato la platea di costruttori di software (non voglio chiamarli programmatori), ma hanno creato una marea di programmi non ottimizzati che necessitano di risorse sempre piu’ ingenti per poter partire. Fortunatamente l’evoluzione delle velocita’ dei processori ha seguito questa proliferazione di “programmazione visuale”, e programmi di decine di Mb vengono fatti “partire” in tempi molto brevi.
La tecnologia di questo genere di programmazione ha portato alla costruzione di decine di software anche complessi (CAD, programmi di disegno), ma ha portato anche alla proliferazione di “buchi” nei programmi dovuto al “non controllo” delle linee di codice da parte del programmatore esperto, ma del “Genera codice” del software. Software che genera software.[:]