Il formato Aperto per l’AGID, questo sconosciuto.
AGID sta per “Agenzia per l’Italia Digitale” ed è un’agenzia governativa italiana responsabile della promozione e dell’implementazione delle politiche digitali in Italia. L’AGID promuove l’uso delle tecnologie digitali per migliorare i servizi pubblici e l’efficienza dell’amministrazione pubblica.
Le raccomandazioni specifiche per l’uso dei formati aperti possono variare da paese a paese, ma l’obiettivo principale è garantire che i documenti e i dati pubblici siano accessibili, leggibili e utilizzabili da chiunque abbia interesse a consultarli.
Nel contesto dell’AGID, il termine “formato aperto” si riferisce a formati di file per documenti, dati o contenuti che soddisfano specifici requisiti di apertura e interoperabilità. Un formato aperto è caratterizzato da diverse proprietà, tra cui:
- Disponibilità delle specifiche tecniche: Le specifiche del formato sono pubblicate e disponibili gratuitamente, permettendo a chiunque di implementare e utilizzare il formato senza dover pagare licenze o affrontare restrizioni legali.
- Standardizzazione: Il formato è supportato da organizzazioni di standardizzazione riconosciute, il che garantisce un livello di affidabilità e stabilità del formato.
- Interoperabilità: Il formato è progettato in modo da consentire lo scambio e l’accesso ai dati tra diverse piattaforme software e dispositivi senza perdita di informazioni o funzionalità.
- Assenza di vincoli tecnologici: Il formato non è legato a un particolare produttore di software o tecnologia, evitando così situazioni di dipendenza da un unico fornitore.
Alcuni dei formati aperti raccomandati da AGID includono:
- Documenti testuali: ODF (OpenDocument Format) per i documenti di elaborazione testi, fogli di calcolo, presentazioni e disegni vettoriali.
- Documenti elettronici: PDF/A (Portable Document Format – Archivable) per documenti archiviabili a lungo termine.
- Immagini: PNG (Portable Network Graphics) per immagini raster e SVG (Scalable Vector Graphics) per immagini vettoriali.
- Dati tabellari: CSV (Comma-Separated Values) per dati strutturati in formato tabellare.
- Dati geografici: GML (Geography Markup Language) per la rappresentazione e lo scambio di dati geografici.
- Dati geospaziali: Shapefile, GeoPackage o GML per dati geospaziali.
- Audio e video: Formati aperti per audio come Ogg Vorbis e per video come WebM.
Promuovere l’uso di formati aperti è importante perché favorisce l’accesso e lo scambio di informazioni tra diverse piattaforme e software, riduce la dipendenza da fornitori specifici e supporta la trasparenza e l’efficienza nei servizi pubblici digitali.
Le raccomandazioni specifiche per l’uso dei formati aperti possono variare da paese a paese, ma l’obiettivo principale è garantire che i documenti e i dati pubblici siano accessibili, leggibili e utilizzabili da chiunque abbia interesse a consultarli.
Il Pdf e’ un formato aperto?
No, il formato PDF (Portable Document Format) non è un formato aperto. Il PDF è un formato di file sviluppato da Adobe Systems e viene utilizzato principalmente per presentare documenti in un modo indipendente dal sistema operativo, dall’applicazione software o dall’hardware utilizzato per la creazione o la visualizzazione dei documenti.
Mentre i file PDF possono essere aperti e visualizzati su molti dispositivi e sistemi operativi diversi, il formato stesso è gestito e controllato da Adobe. Sebbene siano disponibili specifiche tecniche per la creazione di file PDF, non sono completamente aperte e libere come formati standard come l’HTML (utilizzato per le pagine web) o l’ODF (OpenDocument Format) utilizzato per documenti di elaborazione testi, fogli di calcolo e presentazioni.
Tuttavia, Adobe ha reso pubbliche alcune specifiche del formato PDF, consentendo ad altri sviluppatori di creare software che possa leggere o generare file PDF. Inoltre, ci sono strumenti e librerie di terze parti disponibili per lavorare con i file PDF in modo indipendente dal software di Adobe.